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Il cane abbaia quando suonano il campanello?
Perché il tuo amico abbaia quando suona il campanello!?
E’ una delle domande più comuni che, chi ha un amico a 4 zampe, si è posto almeno una volta nella vita.
Suona il campanello e la prima cosa che senti è… il cane che abbaia.
Conosci il perché di questo comportamento?
Quando il cane è cucciolo, non riesce ancora ad effettuare l’associazione campanello-ospiti.
Ciò che si scatena in lui è semplice curiosità, non sa ancora cosa sia quel suono.
Crescendo, invece, è in grado di sviluppare tale associazione intuendo quindi, al suono del campanello, la presenza di qualcuno dietro la porta.
Di solito abbaia per richiamare la tua attenzione ed avvisarti, semplicemente, che qualcuno di estraneo al “branco” sta per introdursi in casa tua.
La dimostrazione di questo l’avrai una volta che l’ospite sarà entrato in casa: se il tuo amico lo accoglie volentieri (dopo averlo annusato), giocando e saltellando, significa che ha semplicemente fatto da guardia.
Se noti invece che inizia a ringhiare rabbioso e infastidito, senza lasciar varcare la soglia, significa che sta vivendo una situazione di disagio e bisogna che tu la prenda in esame per risolverla, magari con l’aiuto di un esperto come un educatore.
Come limitare l’abbaio, quando ad ogni visita diventa veramente eccessivo?
Reagisci con calma, senza fretta, con un tono di voce calmo, pacato e tranquillo. Replica un gesto innato che anche le madri mettono in atto con i piccoli, ovvero chiudere gentilmente il muso tra le mani.
Questo atto inibitorio implica una necessità di tranquillità, uno stop al vociare. Il tutto potrebbe risultare più facile ponendo una mano intorno al muso, una sulla collottola pronunciando un No deciso ma non aggressivo.
Con la giusta autorevolezza da capobranco, senza rabbia o urla, magari ripetendo il gesto fino all’assimilazione.
Associate al “No” una parola standard come ad esempio silenzio, calma, che lui potrà legare alla richiesta. Infine, ogni volta che ascolterà il vostro comando premiatelo con una crocchettina, così da rinforzare l’assimilazione.
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