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Le 4 tappe
1. Linfanzia, il cane è cucciolo
Le prime settimane di vita con la mamma e i fratellini sono fondamentali per la crescita del piccolo. Con loro impara: cosa vuol dire essere un cane, la disciplina, l’inibizione del morso, ad essere toccato e maneggiato, ad interagire con gli altri.
A 8 settimane è pronto per andare nella sua nuova famiglia umana, ha un periodo di circa 4 settimane in cui è aperto e ben disposto verso tutto ed è essenziale che conosca e faccia esperienza positiva di quante più cose possibili. Il piccolo deve essere amato, accudito, tutelato, coccolato, educato e seguito con la stessa cura e le stesse attenzioni che si avrebbero per un bimbo.
Un cucciolo portato via prima delle 8 settimane dalla mamma e dai fratelli rischia problemi molto seri. Tra questi: Reattività, Paurosità, Possessività eccessiva, Ansia, Aggressività, Problemi cognitivi e di apprendimento.
2. Ladolescenza
Tra i 4 e i 18 mesi a seconda della taglia del peloso (i piccoli maturano prima) l’adolescenza canina è simile a quella umana. Il battufolo cresce e deve capire chi è, diventa un ribelle, monta tutto quello che trova, è litigioso con gli altri cani, non ascolta, etc. Il proprietario deve indirizzarlo, guidarlo e accompagnarlo in questa fase così che con il passaggio alla età adulta, il peloso ha le competenze necessarie per affrontare la vita, e l’unione tra cane e umano è forte e solita, basata sulla fiducia e il rispetto reciproci.
3. Letà adulta
L’età adulta inizia tra i 12 mesi e i 3 anni (dipende dalla taglia del cane, i piccoli maturano prima). Questi sono gli anni in cui il cane è nel pieno delle sue forze e delle sue capacità mentali.
4. La terza età, il cane è anziano
La terza età inizia tra i 6 e i 10 anni, molto contano la taglia del cane (per i grandi inizia prima), lo stile di vita e l’alimentazione.
Il suo corpo cambia, la sua mente anche, la dipendenza dal suo umano è ancora maggiore così come l’attaccamento. E’ importante far avere anche al cane anziano una vita attiva sia mentalmente sia fisicamente ma bisogna ricordarsi di adeguare le attività alle sue condizioni. Cambiano le esigenze nutrizionali ed è bene seguire un piano regolare di controlli della salute.
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