Perché i gatti dormono sempre: segreti e curiosità

Su 24 ore, i gatti ne trascorrono ben più della metà tra sonno profondo e svariati pisolini.

Ma la pigrizia non c’entra nulla, perché dormire e riposare a lungo è essenziale per il benessere e l’efficienza fisica del nostro amico felino.

Scopriamo i segreti del suo sonno .

Si allunga e si stiracchia, oppure si acciambella strettamente sul suo cuscino prediletto, poi si abbandona a un sonno profondo e sembra che nulla possa turbare questa pace, neppure i rumori della casa o quelli che giungono da fuori, nemmeno se si tratta di sirene lancinanti o altri suoni che, se fossimo noi i “belli addormentati”, ci sveglierebbero di certo e anche in malo modo.

Ma lui no, lui dorme beato. Ed ecco che, all’improvviso, si desta ed è già perfettamente sveglio: cosa lo avrà messo in allerta? Noi non abbiamo sentito nulla… Già, ma noi non abbiamo la gamma uditiva estremamente ampia del gatto e neppure un cervello programmato per ignorare alcuni suoni durante il sonno e, al contrario, coglierne altri, in particolare quelli inusuali, ritenuti essenziali per la sopravvivenza di una creatura che, a tutti gli effetti, è predatore ma anche preda.

A volte il nostro amico felino nel sonno muove gli occhi sotto le palpebre e agita leggermente le zampe… forse sogna ? Altre volte la sua posizione rivela relax estremo: dorme a pancia all’aria con le zampine anteriori ripiegate e le posteriori allungate, come spesso fanno anche i cani.

In altri casi, si accoccola accanto a noi, si incunea e aderisce con precisione geometrica alle curve del nostro corpo, come a cercare protezione e calore. E quante volte si appisola anche solo per pochi istanti, persino da seduto? Insomma, il sonno dei gatti è speciale e merita di essere capito, oltre che rispettato.

I LUOGHI DELLA NANNA

Tanti e diversi a seconda dei momenti. I gatti hanno gusti piuttosto variegati per quanto riguarda i posti preferiti per dormire. Infatti, li troviamo appisolati nelle loro cucce ma anche dentro una scatola di cartone dimenticata in un angolo, sul nostro letto, magari tra i due cuscini, così come sulla mensola più alta della casa.

Non a caso per venire incontro alle esigenze dei nostri piccoli amici, anche le aziende che producono accessori per gatti si sono ingegnate nel trovare nuove soluzioni per la nanna: dai classici tappetini e cuscini, che possiamo sistemare ai piedi del nostro letto o sopra il divano, ai tiragraffi (che hanno ripiani o nicchie in cui il micio può nascondersi); dalle amache alle casette per esterni; dai cubotti imbottiti (che somigliano alle scatole di cartone tanto amate dai gatti) alle nicchie, fino alle cucce di design che daranno un tocco di classe al nostro arredamento.

Ma per quanto ci sforziamo di scegliere per loro, acquistando magari cucce extralusso, l’innata indipendenza che caratterizza i piccoli felini prevale sempre, per cui alla fine la scelta dei giacigli rimane tutta nelle loro… zampe.

Spesso, poi, i luoghi che scelgono per pisolare di giorno sono diversi da quelli notturni. Per renderli felici, quindi, facciamo in modo che la casa abbia diversi punti adibiti alla nanna , alcuni coperti e nascosti per i momenti di riservatezza e altri vicini alle zone che frequentiamo più spesso, per le nanne “sociali” accanto a noi.

E non scordiamo almeno una postazione sopraelevata, fondamentale per i momenti in cui il nostro amico vuole sentirsi particolarmente al sicuro.

Quanto dormono i nostri mici?

In genere, le ore in cui il gatto casalingo dorme o pisola vanno da 14 a 18 nell’arco di un’intera giornata, notte inclusa.

E la durata del sonno varia anche in base a età, razza o tipologia, condizione fisica e mentale, tipo e quantità di alimentazione.

Se pensate che siano tante queste ore di sonno, tenete presente che, in realtà, anche i cani dormono parecchio, se ne hanno la possibilità: 10-12 ore al giorno , in media.

Viceversa, c’è chi non dorme quasi mai, come gli elefanti, che riposano davvero pochissimo: circa due ore per notte e spesso… in piedi!

POSIZIONI DIVERSE

La grande flessibilità lo avvantaggia. Se osserviamo il nostro gatto quando dorme o pisola, notiamo facilmente che a volte è strettamente acciambellato, formando un cerchio perfetto con la coda che arriva al naso, e che altre volte, invece, si distende e si allunga completamente su un fianco o addirittura a pancia all’aria.

Da cosa dipendono queste scelte?

Un fattore che influenza la posizione di riposo è la temperatura ambientale. Se fa caldo e il micio si sente a suo agio, al sicuro, di solito si addormenta su un fianco o sulla schiena e in questo modo disperde meglio il calore corporeo.

Se fa fresco, invece, il nostro amico sfrutta le proprietà riscaldanti della sua pelliccia e “ci si avvolge dentro” sino alla punta del naso, arrotolandosi e a volte nascondendo la testa sotto la coda.

Ma anche lo stato d’animo conta , perché se il nostro amico non si sente del tutto tranquillo e al sicuro, non si metterà mai a dormire a pancia all’aria, esponendo le zone più delicate del corpo a eventuali aggressioni.

Grazie alla sua flessibilità, poi, un micio può assumere qualunque posizione e adattarsi a qualsiasi giaciglio: in un minuscolo spazio sulla libreria o dentro all’armadio, nella sua cuccia preferita in casa oppure con le zampe che ciondolano dal bracciolo del divano o all’aperto, sul ramo di un albero… tanto non cade neppure se sta dormendo!

IMPORTANTE IL RIPOSO

Non svegliare il gatto che dorme. Come avviene anche per noi, nel sonno del gatto si alternano fasi leggere e profonde, differenziate per tipo e intensità delle attività cerebrali. Il sonno leggero dura dai quindici ai venti minuti e durante questo periodo il micio si sveglia al minimo rumore.

Invece, nella fase di sonno profondo successiva, nettamente più breve, reagisce solo agli stimoli esterni estranei e insoliti. Nel sonno profondo i muscoli sono completamente distesi, il corpo è rilassato e il gatto attraversa una o più fasi REM in cui sogna.

Possiamo capire se sta sognando perché noteremo lievi scatti e movimenti di diverse parti del corpo. Ma perché si realizzi la fase REM, il nostro amico dev’essere rilassato e deve aver trovato il luogo più adatto e riparato. Senza queste premesse, non raggiungerà la fase più profonda del suo sonno.

Ecco perché, quando il nostro amico dorme sodo, non va disturbato: il cervello ha bisogno del sonno profondo per “scaricarsi” delle esperienze vissute nelle ore di veglia e per “ricaricarsi” in vista degli eventi futuri.

Senza il sonno profondo, il livello di stress non cala e l’organismo ne risente, anche gravemente se la cosa perdura. Vale la stessa cosa anche per noi, tanto che la privazione del sonno rientra tra i metodi tortura!

Inoltre, il nostro amico felino rimane un predatore , anche se in realtà lo nutriamo amorevolmente tutti i giorni, quindi il sonno diurno è importante anche per preparare il suo fisico alla caccia notturna, che è quella prediletta in genere dai piccoli felini, che si avvantaggiano così della buona visione che hanno al buio nascondendosi più facilmente da possibile predatori più grandi e pericolosi.

E se poi la sua battuta di caccia sarà indirizzata semplicemente verso una farfallina notturna rimasta chiusa in salotto o a uno dei giocattoli che più apprezza , ciò non significa che il suo ciclo di riposo e veglia debba essere alterato. In altre parole, non svegliare il gatto che dorme!

Giorno, notte, mattina, pomeriggio… In genere noi bipedi suddividiamo le giornate in due blocchi: ore di veglia e ore di sonno, a volte con un pisolino pomeridiano, se possibile e necessario. Invece gatto suddivide i tempi di veglia e di sonno in diverse “porzioni”.

Gli scienziati parlano a questo proposito di “ritmo di attività articolato in più fasi”. In sostanza, per il nostro amico non esiste un determinato momento della giornata più “giusto” di un altro per fare la nanna, quindi dorme quando ha sonno e riposa quando è stanco, indipendentemente dal fatto che sia notte, mattina, pomeriggio o sera.

E questo vale per molti altri esseri viventi, in realtà.

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